TEST DI BRUCIATURA

Se sei qui, è perché in questo momento hai tra le tue mani un prodotto del nostro OUTLET 2.0, il nostro progetto di recupero e riciclo di scarti di produzione. ♻️
E ciò significa che molto probabilmente, come noi, credi nelle seconde opportunità e vuoi prendere parte a un cambiamento positivo e sostenere un circolo virtuoso.
E per questo ti diciamo grazie!🤍

Ok ma... Perché mi avete spedito un pezzetto di tessuto insieme al mio accessorio?

Devi sapere che teniamo molto ad essere trasparenti e a raccogliere più informazioni possibili sui materiali che compongono i nostri accessori, per darti la maggior consapevolezza possibile di ciò che scegli di acquistare e indossare.

Ma, proprio la composizione dei tessuti è stata uno dei principali ostacoli che abbiamo incontrato nel nostro progetto di recupero degli scarti tessili.
Perché se è vero che sono tessuti a cui riusciamo a dare una seconda vita (aiutando, nel nostro piccolo, a combattere gli sprechi), è anche vero che, molto spesso, non ne conosciamo l’esatta composizione e provenienza.

Ma noi non ci arrendiamo! 💪🏻
Per questo, usiamo diversi trucchetti e metodi per aiutarci a capire meglio con che tessuti abbiamo a che fare.
E uno di questi è proprio il test di bruciatura, un test che puoi fare anche tu!

Ecco perché abbiamo scelto di darti l'opportunità di sperimentare questo metodo.
Ci siamo dette: quale modo per essere più consapevoli che testare in prima persona?

Si tratta di un esperimento che, forse, non ti darà tutte le risposte che stai cercando, ma ti aiuterà sicuramente a capire se quella che hai tra le mani è una fibra naturale o sintetica.

Ehi! Non ti stiamo chiedendo di dare fuoco all'accessorio che hai appena acquistato! 🔥
Questo è il motivo per cui nel pack abbiamo messo a tua disposizione un piccolo pezzetto di tessuto da sacrificare per il tuo esperimento.


Il test è molto semplice: ti basterà bruciarlo e, in base a come reagirà, potrai provare a scoprire la natura della fibra che hai tra le mani.
E noi, ti aiuteremo a capire come.

Cominciamo!

Cosa ti serve.

👉🏻 Un accendino (meglio se a becco lungo)
👉🏻 Pinze o pinzette (più lunghe possibili) per tenere il tessuto
👉🏻 Un contenitore ignifugo in cui effettuare il test

‼️ E siccome non si scherza col fuoco, prima di cominciare, ecco alcune piccole avvertenze:
⚠️ effettua il test in contenitori ignifughi e su superfici resistenti al fuoco
⚠️ effettua il test in un lavandino o tieni sempre a portata di mano l’acqua
⚠️ effettua il test in aree ventilate e lontano da oggetti infiammabili
⚠️ non effettuare il test all’esterno se è una giornata ventosa
⚠️ non tenere mai il tessuto tra le mani

Ora, con a mente tutte le accortezze necessarie, possiamo iniziare l’esperimento!

Procedimento.

Molto semplice: con le pinze, afferra il quadratino di tessuto che ti abbiamo fornito e bruciane un angolino (ricordandoti sempre di stare sopra al contenitore ignifugo che ti sei premurosamente procurato).

A questo punto, per capire che tessuto hai tra le mani, ti basterà verificare 3 cose:
il tipo di fiamma che si crea e come si comporta il tessuto all’esposizione alla fiamma;
l'odore che emana;
l’aspetto residuo del tessuto in seguito alla combustione.

👇🏻Qui di seguito un piccolo bigino per interpretare il risultato della tua bruciatura.

Contenuto comprimibile

FIBRA NATURALE VEGETALE

COME SI COMPORTA:
le fibre vegetali (lino, cotone, canapa, ortica, ...) bruciano rapidamente e con una fiamma vivace e costante, lasciando un bagliore sui bordi.

ODORE:
l’odore è simile a quello che si sente dopo aver bruciato un pezzo di carta (l’odore caratteristico di carta bruciata è dovuto proprio alla presenza di cellulosa all’interno di queste fibre).

ASPETTO RESIDUO:
una volta bruciata, la cenere risulta fragile e molto volatile: basterà toccarla e si sbriciolerà.
Il colore della cenere varia dal grigio al nero, a seconda di come è stato trattato il tessuto.

FIBRA NATURALE ANIMALE

COME SI COMPORTA:
le fibre animali (lana e seta), a contatto con il fuoco, carbonizzano producendo una piccolissima fiammella (accompagnata da un ronzio) che si spegne appena si allontana l’accendino.

ODORE:
l'odore che si sente bruciando queste fibre è simile a quello di capelli bruciati (soprattutto con la lana che contiene cheratina, una proteina presente anche nei nostri capelli).

ASPETTO RESIDUO:
la bruciatura crea un ammasso nero, che si sgretola facilmente.

FIBRA ARTIFICIALE

Cosa hanno in comune le fibre artificiali (viscosa, bamboo, lyocell,...) con le fibre naturali vegetali?
Entrambe sono composte da cellulosa. Per questo motivo, quando bruciano, hanno una reazione molto simile.

COME SI COMPORTA:
a contatto con la fiamma, il tessuto tende a bruciare velocemente.

ODORE:
bruciando, il tessuto emana un forte odore di carta bruciata.

ASPETTO RESIDUO:
l'aspetto è quello della cenere, molto simile a quello delle fibre naturali vegetali.

FIBRA SINTETICA

Esistono moltissime fibre sintetiche, ognuna con le sue caratteristiche e la sua composizione.
Ma ciò che le accomuna è che, quasi tutte, sono prodotte da derivati del petrolio.

COME SI COMPORTA:
a contatto con la fiamma, queste fibre si accartocciano su loro stesse senza lasciare bagliori o ceneri.

ODORE:
l’odore varia in base alla composizione della fibra sintetica ma, in generale, si sente un odore acre di plastica sciolta.

ASPETTO RESIDUO:
il tessuto fonde, creando delle gocce nere che, una volta raffreddate, risultano dure al tatto.

Speriamo tu possa divertirti (sempre responsabilmente, non si scherza col fuoco!) e di averti regalato un piccolo strumento che, magari, potrà tornarti utile anche in futuro!

Per qualsiasi dubbio o domanda contattaci a hello@mariida.com, saremo felici di aiutarti!
E non dimenticare di immortalare il tuo esperimento e di taggare @mariidaofficial sui social per farci sapere il tuo risultato!

Un abbraccio!
Vale e Vero (MARIIDA Team)

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