Guida alle certificazioni per acquisti consapevoli.

Guida alle certificazioni per acquisti consapevoli.

Non passa giorno su questo diario in cui non ripetiamo quanto sia importante prenderci cura del nostro benessere e quanto questo influisca sulla nostra salute psico-fisica.

E, come sempre ricordiamo, questa cura può passare dalle grandi così come dalle più piccole scelte quotidiane.

Tuttavia, mentre ad esempio è immediato comprendere come le scelte su ciò che mangiamo influiscono sulla nostra salute, lo è un po’ meno quando si tratta per esempio di scegliere i capi e gli accessori che indossiamo.

Eppure, in entrambi i casi, si tratta di una scelta piuttosto importante.

In effetti, se ci pensiamo, così come proteggiamo e curiamo il nostro corpo con creme e beauty routine di ogni genere, anche i tessuti con cui avvolgiamo la nostra pelle durante il giorno fanno la loro parte, nel bene o nel male.

Ecco perché capire come sono fatti e da dove provengono i prodotti che indossiamo è il punto di partenza per prenderci cura della nostra salute.

Ma non solo.
Infatti, acquistando prodotti di qualità e compiendo scelte più consapevoli, faremo la nostra parte anche su realtà e questioni altrettanto importanti (come l’ambiente, le persone e gli ecosistemi intorno a noi) il cui benessere, anche se non ce ne accorgiamo direttamente, dipende in gran parte dalle nostre scelte.

 

Sì ma ragazze, capirci qualcosa non è facile! ‘Ste etichette di composizione sono incomprensibili!!

 

Se lo stai pensando, beh… Hai ragione! 
Non è affatto semplice capirci qualcosa. 

Il sistema produttivo che sta dietro ai nostri guardaroba è molto complesso: le persone coinvolte nella realizzazione di un capo sono moltissime così come tante sono le fasi del processo produttivo e le fabbriche coinvolte.

E spesso diventa difficile capire tutto quello succede all’interno di questa lunga filiera: quali sostanze vengono impiegate, quali sono le condizioni dei lavoratori e qual è l’approccio verso l’ambiente e, in alcuni casi, verso gli animali.

Ma se non siamo degli esperti e vogliamo comunque avere più consapevolezza su ciò che acquistiamo e indossiamo, le certificazioni sono uno strumento molto efficace per destreggiarci tra i mille paroloni delle etichette dei capi.

Conoscerle e riconoscerle ci aiuterà a valutare ciò che acquistiamo e a capire se il prodotto che abbiamo di fronte è un prodotto di qualità.

Capiamo insieme perché.

 

Cosa sono le certificazioni?

A volte le troviamo sotto forma di un logo, altre volte ancora vengono menzionate online. 

Ne esistono moltissime e i requisiti variano da una certificazione all’altra.

E non conoscendone il significato, magari le ignoriamo senza sapere che ciò che abbiamo di fronte sono informazioni utili che possono fare la differenza nella scelta di un prodotto piuttosto che un altro.

Generalmente garantiscono l’utilizzo di materie prime di qualità, e in alcuni casi il rispetto di parametri non solo ambientali, ma anche etici. 

E sono sempre sinonimo di garanzia e trasparenza.

Perciò conoscerle ci permette anche di scegliere quei brand o quei prodotti che rispecchiano le nostre necessità e sposano i nostri valori.

 

Come funzionano le certificazioni?

Le certificazioni sono rilasciate da enti o associazioni che dichiarano che il prodotto che stiamo acquistando rispetta determinati requisiti di qualità.

A essere sottoposti a controlli spesso non sono solo il prodotto finito o la materia prima, ma anche tutte le attività di produzione intermedie in modo da garantire che certi requisiti siano rispettati in tutte le fasi della filiera di produzione.

Sono facoltative e le aziende non sono tenute a rispettarle o a esporle. 

Ma vien da sé che è ormai indispensabile per le aziende agire sempre più concretamente come attori responsabili. 

Ecco perché scegliere di ottenere queste certificazioni, è un modo per il produttore di dimostrare il suo impegno verso queste tematiche.

Ma riuscirci non è una passeggiata: sono costose e anche difficili da ottenere perché le aziende che ne fanno richiesta sono sottoposte a rigidi controlli.

Proprio perché le certificazioni sono costose, non sempre i brand o gli artigiani più piccoli, seppur sostenibili, possono permettersele. 

Perciò, in questi casi ma in generale come buona abitudine durante i tuoi acquisti, non limitarti a cercare la certificazione ma impegnati a conoscere meglio la realtà che hai di fronte: fai domande, informati, chiedi spiegazioni.

Noi, ad esempio, nel nostro piccolo in MARIIDA ci impegniamo al massimo per scegliere materiali certificati da produttori responsabili e darvi tutte le informazioni possibili nelle descrizioni di composizione dei nostri prodotti.

E dove, non riusciamo ad ottenere certificazioni, come per esempio nel nostro OUTLET 2.0 (la nostra sezione di accessori con tessuti riciclati), vi portiamo virtualmente con noi dietro le quinte per raccontarvi e mostrarvi il nostro lavoro e rendervi consapevoli di ciò che state acquistando. 

 

Le più importanti certificazioni da conoscere.

Esistono tantissime certificazioni di vario tipo, ognuna con le proprie regole e sono in continuo aggiornamento. 

Cambiano da paese a paese e ognuna rispetta determinati criteri: perciò è facile perdersi.

Ecco perché abbiamo pensato di raccogliere le più importanti in cui potreste imbattervi facendo shopping (… anche sul nostro shop!), divise per categorie così da orientarvi e destreggiarvi al meglio nei vostri prossimi acquisti.

E proprio perché le certificazioni sono molte e in continuo aggiornamento, continueremo ad aggiornare questo articolo-guida, così potrete avere un punto di riferimento sempre più ricco e aggiornato!

Partiamo!

_________


Certificazioni per tutelare la salute (nostra e dell’ambiente).


OEKO-TEX Standard 100

È una delle certificazioni più diffuse e ha un obiettivo preciso: tutelare la salute del consumatore dalle sostanze nocive presenti nei prodotti. 

Se avete la pelle sensibile o spesso soffrite di reazioni cutanee, questa è la certificazione che dovete ricercare nei capi che acquistate.

Infatti, possiamo stare tranquilli che un capo certificato OEKO-TEX STANDARD 100 è stato sottoposto a rigidissimi controlli sull’impiego delle sostanze tossiche presenti al suo interno (molte di queste vietate, altre concesse nel rispetto degli standard imposti dalla certificazione).

Non solo. Se compriamo un vestito con la certificazione Oeko-Tex, non sarà solo il suo tessuto ad essere certificato, ma possiamo stare tranquilli che è stato sottoposto a controlli anche ogni elemento che lo compone (zip, bottoni, imbottiture, …).

L’analisi e i controlli delle sostanze chimiche impiegate,inoltre, cambiano a seconda della destinazione d’uso di un materiale o di un tessuto. 

Cosa vuol dire? 

Vuol dire che più il prodotto in questione sarà a stretto contatto con la nostra pelle, più rigidi saranno i parametri da rispettare.

Sulla base di questa prerogativa, Oeko-Tex ha diviso i prodotti in 4 categorie:

  1. Abbigliamento per neonati fino ai 3 anni

  2. Prodotti a stretto contatto con la pelle (biancheria intima, calze, biancheria da letto, …)

  3. Prodotti che non sono a contatto con la pelle (giacche, cappotti, …)

  4. Materiale decorativo (tende, tovaglie, …)

Per maggiori informazioni: oeko-tex.com


*** 🧐 ***

Dove posso trovare questa certificazione sullo shop MARIIDA? 

👉🏻 Tutte le etichette presenti sui nostri prodotti sono certificate OEKO-TEX Standard 100

👉🏻 Anche le imbottiture dei nostri cerchietti della linea in spugna GOTS sono certificate OEKO-TEX Standard 100.

 

 

 

Certificazioni biologiche.


GOTS (Global Organic Textile Standard)

Una delle più usate e la più importante quando si parla di abbigliamento biologico, cioè di capi realizzati con fibre naturali provenienti da agricoltura biologica (le più diffuse sono lana e cotone).

Se un capo è di buona qualità, difficilmente manca all’appello.

Possiamo definirla la certificazione più completa del settore tessile dato che richiede standard elevatissimi non solo a livello ambientale, ma anche sul piano etico e sociale. 

Si basa su parametri molto rigorosi che devono essere rispettati durante tutte le fasi della catena di produzione. Ogni step deve essere certificato: dalla raccolta della fibra fino all’etichettatura del prodotto finito.

Decisamente una grande garanzia. Ma non è così facile ottenerla per le aziende, visti i numerosi aspetti da considerare:

  • il prodotto deve contenere almeno il 70% di fibre naturali provenienti da agricoltura biologica;
  • è vietato l’utilizzo di sostanze chimiche che possono essere portatrici di malattie pericolose (sono concesse solo sostanze chimiche a basso impatto);
  • sono previste norme restrittive sul trattamento delle acque reflue e esige procedure per ridurre il consumo di acqua ed energia;
  • è richiesto il rispetto di criteri sociali dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (tra cui condizioni di lavoro sicuro, no alle discriminazioni, divieto di lavoro minorile).

Per maggiori informazioni: global-standard.org

*** 🧐 ***

Dove posso trovare questa certificazione sullo shop MARIIDA? 

👉🏻 Tutta la nostra linea in spugna è in cotone biologico certificato GOTS. 

  

 

👉🏻 Inoltre anche l’anima interna di tutti i nostri scrunchies è gomma naturale e cotone biologico certificato GOTS.  


OCS (Organic Content Standard)

Se leggete questa certificazione potete essere sicuri di due cose:

  • che il capo che state acquistando è composto da almeno il 5% di fibre naturali biologiche, ovvero prodotte secondo i criteri dell’agricoltura biologica (no pesticidi, …);
  • che è garantita la tracciabilità del prodotto lungo tutta la filiera di produzione, dall’azienda agricola fino al prodotto finito.

Nel pratico sono due gli standard previsti da questa certificazione:

Organic Content Blended: per questa certificazione le percentuali variano dal 5% al 95% (escluso). 
 Organic Content 100: quando vedrete questo logo significa che il prodotto che avete acquistato contiene almeno il 95% di fibre bio.

Potete trovare questa certificazione su tutte le fibre naturali, siano esse vegetali o animali. Tra le più diffuse c’è sicuramente il cotone biologico.

Per maggiori informazioni: textileexchange.org

 

Certificazioni per l’ambiente.


FSC (Forest Stewardship Council)

Questa è la certificazione da tenere a mente per prestare attenzione sia a tutti i materiali di origine forestale generalmente usati nei confezionamenti (cartellini, scatole, cataloghi, …) ma anche a quei capi realizzati con tessuti a base di fibre di cellulosa (come viscosa e lyocell).

Per evitare di acquistare prodotti ricavati da foreste in via di estinzione e fare una scelta più sostenibile, esiste proprio la certificazione FSC che si basa sul rispetto di due standard:

la certificazione della gestione forestale (FM)

  • protegge le foreste a rischio, garantendoci che i tessuti a base di cellulosa dei nostri capi derivano da foreste controllate e gestite in modo sostenibile e responsabile;

  • protegge i diritti dei lavoratori, delle comunità e delle popolazioni indigene;

  • è economicamente sostenibile (in merito alle operazioni di gestione forestale).

la certificazione della catena di custodia (FSC)

  • fornisce una tracciabilità completa lungo tutta la catena dalla foresta fino al prodotto finito. 

 

Esistono tre tipi di etichette:

FSC “100%” : la materia prima deriva al 100% da foreste certificate FSC;

FSC Misto: il prodotto contiene almeno il 70% di materia derivante da foreste certificate o da materiali riciclati e il restante da fonti controllate;

FSC Riciclato: la materia prima di cui è composto deriva solo da materiali di riciclo o di recupero.

Per maggiori informazioni: fsc.org

 

 

Certificazioni sul riciclo.

In questa categoria troviamo le certificazioni che puntano a promuovere una buona pratica di economia circolare: l’utilizzo di materiali riciclati. 

Questi materiali vengono impiegati per realizzare sia i semilavorati (come i filati) sia i prodotti finiti che acquistiamo, riducendo così l’impiego di nuove materie prime, il consumo d’acqua e di energia.


RCS (Recycled Claim Standard)

Certificazione per prodotti che contengono almeno il 5% di materiale da riciclo certificato RCS, sia che si tratti di materiali riciclati pre consumo (scarti di lavorazione) o post consumo (che sono gettati dal consumatore), e che garantisce tracciabilità dell’intera filiera.

Potreste imbattervi in due loghi differenti.
Questa certificazione, infatti, prevede due standard e cambia in funzione della percentuale di materiale

 Recycle Blended: se il prodotto contiene tra il 5% e il 95% di materiale
Recycled 100: se il prodotto contiene dal 95 al 100% di materiale riciclato

 


GRS (Global Recycle Standard)

Rispetto alla RCS, i prodotti per ottenere questa certificazione devono essere composti da almeno il 20% di materiali riciclati. Inoltre, anche se parliamo sempre di riciclo, i parametri da rispettare sono di più: questa certificazione, infatti, garantisce al consumatore finale anche il rispetto di alcuni criteri ambientali e sociali per i diritti dei lavoratori e rigide restrizioni nell’impiego di sostanze chimiche.  Come la certificazione RCS, invece, ci garantisce la tracciabilità e quindi il rispetto di questi criteri per tutto il processo produttivo (dai primi stadi di riciclo fino all’ultimo anello della filiera).

 

Certificazioni animal-friendly.

Quando si parla di maglioni di lana, camicie di seta o piumini invernali, bisogna tener conto di una cosa importante: il rispetto di rigidi criteri che tutelino il benessere degli animali.

Esistono tante certificazioni che tutelano questi aspetti.

Ve ne elenchiamo due che, oltre a garantire il benessere degli animali, garantiscono al consumatore una tracciabilità dell’intero processo produttivo, dalle aziende zootecniche fino alla manifattura dei prodotti tessili. 

 

RWS (Responsible Wool Standard)

Una certificazione che tutela il benessere delle pecore e l’impiego di buone pratiche per proteggere il terreno in cui pascolano, riducendo l’impatto ambientale.

Se il vostro maglione di lana riporta questa certificazione, significa che:

  • il prodotto contiene almeno il 5% di lana certificata RWS (ma attenzione: solo i prodotti finiti che impiegano il 100% lana certificata possono essere anche etichettati con il logo RWS);

  • la lana utilizzata proviene da allevamenti in cui il rispetto e il benessere della pecora è tenuto in alta considerazione, lasciandola vivere nel rispetto delle sue libertà: una sana e corretta nutrizione, spazi adeguati e la possibilità di poter vivere senza dolori, ferite o paure.

 Per maggiori informazioni: textileexchange.org

 

 

RDS (Responsible Down Standard)

Anche ciò che non vediamo richiede una certificazione.
Se siamo alla ricerca di prodotto animal friendly, non possiamo dimenticarci che anche i nostri piumini invernali possono contenere piume di origine animale nelle imbottiture.

Con questa certificazione possiamo stare sicuri che i prodotti che acquistiamo sono composti da piume di uccelli che provengono da allevamenti responsabili, nei quali gli animali non vengono sottoposti a dolori o sofferenze.

Se vi imbattete in questa certificazione, significa che contiene almeno il 5% di piume e piumino certificato (ma attenzione: solo i prodotti finiti che impiegano il 100% di piumini e piume certificate possono essere anche etichettati con il logo RDS).

Per maggiori informazioni: textileexchange.org

 

Certificazioni etiche.


Fairtrade

Questa certificazione ha una importante prerogativa: salvaguardare e migliorare le condizioni dei lavoratori per un commercio equo-solidale.

Nel campo tessile rilasciano la certificazione per il cotone e questo standard assicura che dietro al capo in cotone che acquistiamo ci sia una produzione più etica e sostenibile, che tuteli i diritti dei lavoratori così come la loro salute e sicurezza.

Con questa certificazione:

  • sono proibiti gli OGM;
  • è proibito il lavoro minorile;
  • i piccoli produttori imparano le migliori tecniche per minimizzare l’uso di acqua e pesticidi;
  • il compratore deve pagare un Prezzo Minimo (stabilito da Fairtrade) calcolato per garantire una produzione sostenibile. 

Per maggiori informazioni: fairtrade.it

Simbolo certificazione Fairtrade

 

_________

 

Il mondo delle certificazioni è molto vasto e in continuo aggiornamento, perciò continueremo ad aggiornare questo articolo-guida per darti un punto di riferimento sempre più ricco e aggiornato!

C’è qualche certificazione che vorresti approfondire? 
Hai ancora dubbi o domande?

Parliamone insieme nei commenti! 👇🏻

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